Un crimine contro l’uomo

L’uso dell’energia atomica a fini militari è un crimine «contro l’uomo e la sua dignità» e «contro ogni possibilità di futuro nella nostra casa comune». Papa Francesco torna a denunciare i rischi del ricorso alle armi nucleari riproponendo — in una lettera inviata al vescovo di Hiroshima in occasione del g7 — il severo monito lanciato il 24 novembre 2019 durante la visita al Memoriale della Pace nella città giapponese devastata dall’ordigno atomico sganciato il 6 agosto 1945. Proprio la memoria di quel tragico bombardamento «proclama con forza — scrive il Pontefice — l’inadeguatezza delle armi nucleari per rispondere in modo efficace alle grandi minacce odierne alla pace e per garantire la sicurezza nazionale e internazionale». In un contesto come quello attuale, incalza Francesco, «le armi nucleari e le altre armi di distruzione di massa rappresentano un moltiplicatore di rischio che dà solo un’illusione di pace».