· Città del Vaticano ·

Zona franca
Testimonianza e profezia per rispondere alla cultura della violenza

L’urgenza di un risveglio antropologico

 L’urgenza di un risveglio antropologico  QUO-111
13 maggio 2023
È innanzi tutto doveroso rispondere ad alcune osservazioni sulla cosiddetta religiosità dei mafiosi — che con la fede non ha niente a che vedere — ricorrenti sul tema della violenza organizzata nel sud d’Italia, in particolare in Calabria con la ‘ndrangheta. Si tratta di aberrazioni e mistificazioni della religione da parte di criminali che, associandosi per esercitare un potere violento sugli altri, invocano a giustificazione del loro assolutismo l’Assoluto, rappresentato da Dio e dai santi che lo esprimono, come san Michele. Al punto da concludere affiliazioni e patti mafiosi all’ombra dei santuari, come quello di Polsi sull’Aspromonte. Su queste sciagurate e blasfeme commistioni sono intervenuti anche alcuni pontefici, per condannarle totalmente, indicandone la radice di peccato grave, degno di scomunica. Ricordiamo ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati