
Sant’Agostino diceva che se per un malaugurato incendio fossero andati distrutti i quattro Vangeli e si fossero salvate soltanto le parole «Dio è amore» la sostanza sarebbe rimasta intatta.
Nella nostra religione l’amore è tutto. La fede cristiana è un atto di amore. Una questione di cuore. È chiara la parola di Gesù: «se mi amate, osserverete i miei comandamenti…» (Vangelo).
In quel «se mi amate» c’è la sintesi del cristianesimo. Chi ama, fa tutto per amore. Anche le cose impossibili. Senza che gli pesino! Ma per arrivare a questo, bisogna vivere in intimità con Dio.
Avete sentito: Gesù ripete sette volte nel suo discorso: «voi in me, io in voi, sarò con voi, verrò da voi…». Quando due persone o due amici si amano, il tempo per stare insieme lo cercano e lo trovano. E noi con Dio?
Dovremmo riflettere su una pagina della Imitazione di Cristo: «Quando è presente Gesù, tutto è per il bene, e nulla pare difficile. Quando Gesù non parla nell’intimo, ogni consolazione vale assai poco. Essere senza Gesù è un duro inferno; essere con Gesù è un dolce paradiso. Non ci sarà nemico che ti possa fare del male, se avrai Gesù presso di te. Grande intelligenza è saper stare vicino a Gesù; grande sapienza sapersi tenere stretti a lui. Se non hai come amico Gesù, sarai estremamente triste e desolato…».
Pur vivendo impegnati in tante cose, è questa intimità con Dio che non dobbiamo mai perdere! Gesù cerca spazio nel nostro cuore.
Facciamogli posto: lui non tradisce e non delude!
Solo così si avvera la sua parola: «Io vivo e voi vivrete» (Vangelo).
di Leonardo Sapienza
Il Vangelo in tasca
14 maggio, VI Domenica di Pasqua
Prima lettura: At 8, 5-8. 14-17;
Salmo: 65;
Seconda lettura: 1 Pt 3, 15-18;
Vangelo: Gv 14, 15-21.