Gemellaggio spirituale
Pubblichiamo, in una traduzione dall’ungherese, le testimonianze presentate al Papa durante l’incontro con il mondo accademico.
Balázs Major, professore di Archeologia
Santo Padre! Come seguaci di Cristo, parte della nostra missione è promuovere il dialogo e la coesistenza creativa tra religioni e civiltà. In quanto università della Chiesa cattolica, dobbiamo fare tutto questo con i nostri mezzi: la ricerca e l'istruzione. La nostra Università svolge una notevole cooperazione internazionale, soprattutto con i Paesi del Medio Oriente: non solo gestisce programmi di ricerca congiunti, ma accoglie e forma decine di studenti provenienti dalla regione. La loro formazione presso la nostra istituzione è sostenuta dal governo ungherese attraverso i programmi Stipendium Hungaricum e Scholarship Programme for Christian Young People (Borse di studio per giovani cristiani).
Sono convinto che il nostro lavoro debba prestare particolare attenzione a coloro che sono maggiormente in una condizione di difficoltà e di indigenza. Poiché una parte significativa del nostro antico patrimonio cristiano si trova oggi in aree rese instabili dai conflitti e dalla politica internazionale, è importante per noi salvarla e aiutarla a sopravvivere. La nostra Università, e all’interno di essa la Facoltà di Scienze umanistiche e sociali, di cui sono vice decano per gli affari esteri, sta facendo di questo una priorità.
Di conseguenza, la nostra facoltà si sta concentrando sulla Siria, un Paese colpito dalla guerra e da altri gravi disastri, e sulla collaborazione con le istituzioni, i colleghi e gli studenti del Paese. La Siria è una delle culle del cristianesimo. I nostri prossimi, compresi i fratelli e le sorelle cristiani in Oriente, che oggi vivono in condizioni di grande sofferenza, hanno bisogno di tutto l’aiuto possibile. Stiamo cercando di garantirglielo con il nostro lavoro sul campo in Siria e l’educazione dei siriani in Ungheria. Nello spirito di preservare l’eredità cristiana, la nostra Facoltà si impegna a ricercare l’eredità di uno dei più antichi popoli cristiani, gli armeni, e a insegnare la loro cultura attraverso gli studi di armenistica.
Come cristiani cattolici, non dobbiamo mai dimenticare i prossimi, i fratelli e le sorelle cristiani in difficoltà e il nostro impegno a stare al loro fianco. Per me, Balázs Major, come direttore del nostro Istituto di Archeologia, il fatto di poter partecipare a questo lavoro nell’ambito della mia professione, nell’ambiente di sostegno della nostra Università cattolica, dei colleghi e degli studenti è anche una definizione fondamentale della mia vita e una conferma della mia fede. Deo gratias!
Dorottya Kocsis, dottoranda
Sono Dorottya Kocsis, attuale dottoranda della Facoltà, ex studentessa di laurea triennale e magistrale.
Bionica molecolare, biotecnologia medica, scuola di dottorato, biologia. Fides et ratio. Accuratezza, scientificità, creatività. Umiltà verso gli altri e verso la scienza. Amicizie “orizzontali” tra i miei coetanei, amicizie “verticali” con i miei insegnanti e studenti. Capacità di mantenere una mente aperta e di pensare in modo critico. Risolvere problemi biologici con il linguaggio della matematica e dell'informatica. Stupore per il Creato. Parole che sono le pietre fondamentali dell’università che vive dentro di me. Perché mentre io sono in costruzione, in crescita sia professionalmente che umanamente all’interno di queste mura, l’istituzione cresce in me e diventa una fonte interna-esterna e un luogo di motivazione per l’apprendimento continuo.
Ho iniziato i miei studi universitari nel 2015. Nell’Anno della Vita consacrata. Arrivata da un liceo gestito da una comunità religiosa, mi sono trasferita in un collegio di religiosi, e frequentavo le messe di una comunità religiosa... È stato allora, in occasione di una serie di eventi per celebrare l’Anno della Vita consacrata, che mi è capitato tra le mani un libretto e dentro un pensiero che mi accompagna da allora. «Egli crea attraverso di noi. Quindi vivete il presente, perché in ogni momento siete parte della forza creativa in un moto con il quale Egli scrive il Suo piano divino sul mondo».
Lo studio di questo piano divino, del Mondo, è anche il compito della biologia. Scoprendo sempre più piccoli dettagli ci immergiamo nella complessità dell'opera di Dio.
Sono sempre stata attratta da questo mistero della scienza e dagli approcci ingegneristici, quindi la scelta dell'università e del corso di laurea non sono stati per me mai una domanda. È cosi che Egli crea attraverso di me. Durante il pipettaggio in laboratorio. Nella riformulazione matematica delle domande di biologia. Durante gli esercizi in classe. Nelle discussioni con docenti universitari esemplari. Nei pranzi condivisi con gli altri dottorandi. Nei legami familiari. Nelle conversazioni oneste con gli amici. Nella perseveranza. Nelle risate. Nel gioco.
Viviamo quindi il presente, perché in ogni momento siamo parte della forza creativa in un moto con il quale Egli scrive il Suo piano divino sul mondo. Egli crea attraverso di noi.