Un futuro di pace

Il messaggio di vita della Pasqua — che molte Chiese in oriente hanno celebrato ieri, 16 aprile — stride drammaticamente con le guerre che «continuano a seminare morte in forme raccapriccianti». Per questo il Papa, al termine del Regina Caeli, ha espresso dolore «per queste atrocità» e ha invitato a pregare per le vittime di tutti i conflitti «chiedendo a Dio che il mondo non debba più vivere lo sgomento della morte violenta per mano dell’uomo». In particolare Francesco ha rivolto un pensiero «ai nostri fratelli e sorelle» della Russia e dell’Ucraina, auspicando che «il Signore sia loro vicino e li aiuti a fare la pace». Vicinanza e solidarietà il Pontefice ha manifestato anche verso il popolo sudanese «tanto provato», assicurando di seguire «con preoccupazione gli avvenimenti che si stanno verificando» nel Paese ed esortando nuovamente alla preghiera «affinché si depongano le armi e prevalga il dialogo, per riprendere insieme il cammino della pace e della concordia».