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05 aprile 2023
L’uomo di oggi, nella società dei consumi, vuole cercare in modo autonomo la sua salvezza. La esprime in termini di emancipazione e non di redenzione. Ritiene più sensata una liberazione storica intramondana, politica e sociale che non spirituale, come la liberazione dal peccato. Pensa comunque a una liberazione che responsabilizzi l’uomo, vero protagonista della propria storia. Certo: a guardare le grandi guerre del “secolo breve” e i fronti di guerra ancora aperti nel pianeta, c’è da disperare. Eppure la speranza del Vangelo va annunciata, soprattutto oggi: crucifixus etiam pro nobis. Il pro nobis dovrebbe però meglio essere inteso: “in solidarietà con noi”, non invece al posto nostro. La categoria della solidarietà appare più pertinente che quella di sostituzione, per una interpretazione ...
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