Nel Paese dei talebani
non c’è futuro per le donne

Se possono, fuggono dal loro Paese, abbandonano le loro case alla ricerca di uno spazio di vita. Sono le donne afghane, come la giornalista Torpekai Amarkhel, che aveva lasciato l’Afghanistan per cercare un futuro migliore per sé e le sue figlie ed invece ha trovato la morte con il marito e tre bambini nel naufragio di Cutro, in Calabria. Le donne scappano, ad ogni costo, dal Paese «più repressivo al mondo per quanto riguarda i diritti delle donne», come l’ha definito Rosa Otunbayeva, capo della Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan (Manua). Un Paese dove i talebani, ha detto ancora, «sono impegnati in sforzi metodici, deliberati e sistematici per tenere le donne e le ragazze afghane fuori dalla sfera pubblica». A loro è vietato di frequentare l'università e la ...