· Città del Vaticano ·

Il bilancio provvisorio del passaggio del ciclone Freddy parla di oltre 200 morti, 700 feriti e quasi 90.000 sfollati

Malawi
Un Paese devastato

Locals in the Chiradzulu district walk with their salvaged possessions to a safer grounds after ...
16 marzo 2023

Alla disperazione di aver perso tutto si affianca la commozione di un intero Paese, il Malawi, che simbolicamente si ritrova per uno dei funerali di massa, celebrato nei pressi di una scuola della township di Chilobwe, vicino Blantyre: ventuno bare ricoperte da corone di fiori e allineate sotto una tenda, al riparo dalla pioggia battente. Si commemorano ventuno morti, solo una parte delle oltre 200 vittime causate dal passaggio del ciclone tropicale Freddy, che ha sconvolto il Paese — tra i più poveri dell’Africa — con pesanti alluvioni, inondazioni e allagamenti. Il bilancio, non definitivo, parla anche di almeno 700 feriti e quasi 90.000 sfollati. Alla popolazione è giunta ieri la vicinanza del Papa, che all’udienza generale ha pregato per i defunti e per quanti colpiti dalla calamità.

Una «tragedia nazionale», come l’ha definita il presidente Lazarus Chakwera, che ha lanciato un appello agli aiuti internazionali «di fronte alla distruzione e ai danni», ancora incalcolabili. Freddy, che ha attraversato l’Africa meridionale due volte in tre settimane, «è il terzo ciclone che colpisce il Malawi in 13 mesi: è la prova della realtà del cambiamento climatico», ha dichiarato. Il governo ha annunciato lo stato di calamità nei distretti del sud più colpiti, con edifici rasi al suolo e migliaia di persone costrette a trovare rifugi di fortuna in istituti scolastici e chiese. Medici senza frontiere ricorda che il colera è ora una delle principali preoccupazioni, visto che dopo la tempesta tropicale Ana dello scorso anno il Malawi fu colpito dalla più grande epidemia mai verificatasi nel Paese. E l’allarme cresce anche per il vicino Mozambico, dove Freddy ha già causato oltre 50 morti e lo sfollamento di 50.000 persone.