Vittoria

Questa illustrazione di Filippo Sassoli è in bianco e nero, anzi in bianco rosso e nero.
C’è il rosso che spunta fuori, discreto ma imponendosi (è una virtù/vizio del colore rosso) con quella scarpetta che emerge dal velo; una scarpetta rossa che dice violenza. Parlare di donne oggi, ancora oggi, non si può fare senza un riferimento alla violenza. È duro e inaccettabile ma è un dato di fatto. È giusta, allora, tristemente giusta, la scelta del soggetto, la Nike di Samotracia, capolavoro dell'arte ellenistica che però
si presenta al mondo come una donna mutilata,
senza braccia e senza volto.

Bianco, rosso e nero dunque. Dove il nero sembra prevalere.

Ma solo sul nero il bianco può risplendere. E questa donna non ha le braccia, distrutte dalle intemperie del suo lungo viaggio millenario che l’ha portata al Louvre di Parigi, ma ha le ali. Vola. E questa donna si chiama Nike, la Vittoria.

A.M.