Una strada dolorosa

06 marzo 2023
«So che Papa Francesco ha a cuore i detenuti, i poveri, e questo ci insegna che ogni cristiano non dovrebbe dimenticare queste persone, le quali ci pongono innanzi quotidianamente le esigenze del Vangelo». Così, il rettore del Sacro Monte Calvario di Domodossola spiega il senso della Via Crucis svoltasi ieri, domenica 5 marzo, preparata e animata da dieci detenuti provenienti dalla casa circondariale di Verbania. Don Michele Botto Steglia cita Matteo, 25, 36: «ero in carcere e siete venuti a trovarmi»; e prosegue dicendo che negli ultimi «tocchiamo con mano la fatica di prendere la croce, la tristezza della solitudine, dell’abbandono, e proprio camminando verso il Calvario sono convinto che ciascuno di noi può guardare a quel Cristo sofferente e sentirsi amato, sostenuto, incoraggiato, sapendo ...
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