03 marzo 2023
«Io sono arrabbiato». Così, con un sorriso e senza mezzi termini, con quella franchezza (non sfacciataggine) tipica dell’adolescenza, ha risposto un alunno durante il nostro secondo incontro nelle classi terminali delle scuole secondarie superiori della nostra città. La frase, una vera e propria doccia fredda, ha alimentato un’epifania che, come ogni manifestazione di tale genere, ci ha colto impreparati e lasciato inebetiti dinanzi all'ovvietà della cosa.
Ovvietà perché, quando abbiamo deciso di avviare un percorso di ascolto e dialogo che avesse come protagoniste le classi quinte delle scuole superiori della nostra città, lo abbiamo fatto con la volontà di comprendere cosa alimenti quegli animi esacerbati che, durante il fine settimana, sfogano il proprio malessere sui ...
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