La tragedia dei migranti, tra cui molti bambini, naufragati davanti alla Calabria; le violenze in Terra Santa e il terrorismo in Burkina Faso; senza mai dimenticare la guerra in Ucraina e i popoli turco e siriano colpiti dal terremoto: c’erano tutti i drammi che a ogni latitudine feriscono l’umanità all’Angelus domenicale del Papa. Dall’Europa all’Africa e al Medio Oriente, portando nel cuore il dolore del mondo, Francesco ha pregato per tante situazioni di sofferenza e assicurato la propria vicinanza. «Stamattina — ha detto — ho saputo con dolore del naufragio avvenuto sulla costa calabrese, presso Crotone. Già sono stati recuperati quaranta morti, tra cui molti bambini. Prego per ognuno di loro, per i dispersi e per gli altri migranti sopravvissuti. Ringrazio quanti hanno portato soccorso e coloro che stanno dando accoglienza. La Madonna sostenga questi nostri fratelli e sorelle», ha concluso prima di congedarsi per iniziare gli esercizi spirituali personali del tempo di Quaresima che si concluderanno nel pomeriggio di venerdì 3 marzo.
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02 marzo 2023
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