La globalizzazione
La globalizzazione è un fenomeno complesso e multidimensionale, che abbraccia temi economici, ma anche politici, sociali e demografici. Da un lato, la globalizzazione ha contribuito a colmare il divario tra i lavoratori nelle economie avanzate e in quelle in via di sviluppo, soprattutto attraverso la diffusione della tecnologia. Dall’altro, ha provocato delocalizzazioni e perdita di posti di lavoro. I settori più vulnerabili sono stati quelli caratterizzati da una prevalenza di lavori a bassa qualifica. Il cambiamento tecnologico ha generato squilibri sia dal lato della forza lavoro, ove è aumentata la disoccupazione dei lavoratori meno qualificati, sia dal lato dei prezzi, alla luce dell’aumento delle diseguaglianze salariali tra i lavoratori qualificati e non. Questi ultimi hanno pagato il costo maggiore dovuto alla scomparsa delle occupazioni che coinvolgono mansioni di routine. Lo spiazzamento dei lavoratori avviene quindi in relazione al grado di ripetitività delle mansioni che si associano a una posizione lavorativa. Le cause potenziali includono il progresso nelle tecnologie di automazione che sostituiscono il lavoro e dell’offshoring come conseguenza della globalizzazione. Il processo di globalizzazione esercita quindi pressioni sui sistemi di protezione sociale aprendo la strada all’aumento delle diseguaglianze, come conseguenza del crescente divario salariale ed occupazionale. Si afferma in maniera decisa il valore della formazione, attraverso la quale si rigenerano o si trasformano skills non più in linea con il mercato del lavoro o obsoleti. La globalizzazione è ispirata ad una logica che si basa sulla migliore allocazione delle risorse da un punto di vista economico, ma non riesce talvolta tuttavia a realizzare un’equa distribuzione della ricchezza. La dottrina sociale suggerisce un intervento dell’uomo e anche di una politica per correggere gli squilibri che colpiscono il mercato del lavoro. Concetti già ripresi nell’enciclica Laudato si’, ove Papa Francesco esprime la necessità di guardare al bene comune e far dialogare l’economia con la politica (cfr. Laudato si’, 89). Papa Francesco richiama la centralità del lavoro, sottolineando l’importanza dell’inclusione (cfr. Fratelli tutti, 162, 168) come strategia anti-povertà rimettendo al centro la dignità umana (cfr. Fratelli tutti, 142).
di Elena Cottini
Docente di Politica economica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore
e Claudio Lucifora
Docente di Economia politica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore