24 febbraio 2023
«Con mia moglie vivevamo nella città di Severodonetsk, regione di Luhansk. Il 24 febbraio 2022, alle sei di mattina, ci siamo svegliati perché i cellulari squillavano: ci hanno chiamato i nostri genitori e, quasi urlando, ci hanno detto: “State ancora dormendo? Non sapete che è iniziata la guerra? Hanno bombardato Kyiv”». Quel giorno Dmytro lo ricorda bene, come tutti gli ucraini: il giorno dell’invasione su larga scala da parte della Russia, il giorno che ha diviso la loro vita in un “prima” e un “dopo”.
Dal 2019 fino a quella tragica mattina, Dmytro lavorava per la Caritas di Donetsk, a Rubizhne, una piccola cittadina vicino a Severodonetsk. Insieme ad altri operatori, forniva gli aiuti umanitari ai residenti dei luoghi lungo la linea di demarcazione che nelle regioni di Donetsk e Luhansk passava tra le ...
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