· Città del Vaticano ·

L’assemblea annuale del Circolo San Pietro

Segno della carità
e dell’amore del Papa
per i deboli

 Segno della carità  e dell’amore del Papa per i deboli  QUO-044
22 febbraio 2023

Trentottomila pasti offerti nelle cucine economiche a chi ha fame; ottomila posti letto negli asili notturni per quanti cercano un riparo per riposare o il conforto di una doccia calda; sessanta famiglie aiutate ogni mese con i pacchi alimentari; e tremila bisognosi che affrontano il freddo grazie agli indumenti della commissione guardaroba. È il bilancio annuale dell’attività caritativa del Circolo San Pietro, che ha tenuto la 144a assemblea solenne nel pomeriggio di ieri, vigilia della festa patronale della Cattedra.

Nella chiesa romana di San Rocco all’Augusteo è stato il presidente Niccolò Sacchetti a illustrare le opere del sodalizio nel corso del 2022. «Ci siamo presi cura — ha detto — delle famiglie dei piccoli ricoverati al Bambino Gesù, nei reparti e al “negozietto” dell’ospedale pediatrico» del Papa, «nelle Case famiglia san Giovanni Paolo ii alla Lungaretta (con oltre 9.000 presenze) e san Paolo vi in via di San Giovanni in Laterano, in cui sono stati accolti circa 50 profughi ucraini e, grazie all’accordo con la fondazione Bambino Gesù Onlus, 25 famiglie di bambini in cura presso il nosocomio, (con 8.000 presenze dal febbraio scorso)». Del resto — ha fatto notare il presidente — in termini di impatto della povertà sulla società, il contesto in cui il Circolo è stato fondato assomiglia molto a quello attuale dove «gli enti come il nostro svolgono un ruolo di vera e propria tenuta sociale che ci carica di ulteriore responsabilità». Negli ultimi 5 anni, infatti, in Italia è triplicato il numero dei poveri, raggiungendo il picco storico del 10 per cento della popolazione; e le nuove proiezioni dei dati non sono positive, anche a causa del conflitto in Ucraina e dell’impennata dei prezzi. Se le trasformazioni non solo a livello economico, ma anche sociologico, hanno dato «assoluta priorità all’impegno pratico ed operativo per provare ad andare incontro alle tante emergenze del periodo — ha puntualizzato Sacchetti — è arrivato il momento di interrogarci su come è possibile adattarsi a questi cambiamenti e come aiutare sempre di più nel rispetto della tradizione».

La bussola per fare tutto ciò, per un’associazione che vive e prospera nel solco del magistero petrino, è ancora una volta il pensiero di Papa Francesco, che ricevendone i soci il giorno precedente si era detto colpito nel «vedere i numeri delle attività» del Circolo San Pietro: «non per i numeri in sé stessi, ma perché dietro ci sono volti, storie, ci sono molto spesso le ferite, le piaghe».

Tra gli intervenuti alla cerimonia, l’assistente ecclesiastico monsignor Franco Camaldo e il cardinale James Michael Harvey, arciprete della basilica papale di San Paolo fuori le Mura, che ha sottolineato di aver «potuto sperimentare personalmente in varie occasioni tutto il bene» fatto dal sodalizio «in questa città e diocesi di Roma», come «segno della carità e dell’amore del Papa per i più deboli». Socio d’onore dal 2001, il porporato ha esortato i presenti a proseguire nel loro «straordinario servizio». (marco chiani)