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La Santa Sede alla Biennale di Architettura di Venezia

Incontrarsi nel giardino

 Incontrarsi nel giardino  QUO-043
21 febbraio 2023

La Santa Sede torna alla Biennale di Architettura di Venezia dopo l’esordio del 2018, in cui aveva debuttato con un Padiglione immerso nel bosco dell’Isola di San Giorgio Maggiore, esponendo dieci cappelle. È stato annunciato oggi che il Dicastero per la cultura e l’educazione sarà rappresentato alla mostra internazionale, che si terrà dal 20 maggio al 26 novembre. Questa presenza vuole essere una «dichiarazione del desiderio della Chiesa di essere vicina non solo al mondo dell’architettura, ma alle arti in generale e deve essere vista come una dichiarazione programmatica di come il Dicastero cercherà di assicurare la presenza della Chiesa in quei luoghi, eventi e spazi in cui si riuniscono gli artisti», ha affermato il commissario del Padiglione della Santa Sede cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione. L’obiettivo è «recuperare il senso della Chiesa come amica degli artisti, interessata a celebrare e a mettere in luce i loro risultati al fine di sviluppare un dialogo più ricco e una crescita della comprensione reciproca». La Santa Sede dedicherà il suo Padiglione al tema dell’amicizia sociale, particolarmente caro a Papa Francesco, che ha presentato la sua visione della cultura dell’incontro nelle sue lettere encicliche Laudato si’ (2015) e Fratelli tutti (2020). Il tema, ha spiegato il porporato, è stato scelto come veicolo per celebrare il decimo anniversario del pontificato di Papa Francesco come un dono alla Chiesa e al mondo. Nelle sale e nel giardino dell’Abbazia di San Giorgio Maggiore, la mostra Amicizia sociale: incontro in giardino, inviterà i visitatori, sottolinea il curatore del Padiglione, l’architetto Roberto Cremascoli «a prendersi cura del pianeta come ci prendiamo cura di noi stessi e a celebrare la cultura dell’incontro». L’incontro tra le encicliche del Papa, gli architetti invitati e i diversi contributi scientifici darà vita a installazioni che risponderanno al tema Il laboratorio del futuro, proposto da Lesley Lokko, curatrice della Biennale.