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15 febbraio 2023
La formulazione di questo versetto — «Ti darò in eredità le genti» (Salmi, 2, 8) — se guardata con attenzione suona abbastanza paradossale. Di eredità, infatti, si parla quando un testatore consegna da un erede, appunto, qualcosa di sua proprietà dopo la sua morte; in particolare, tale termine viene collocato, in un certo numero di testi biblici, all’interno della relazione padre-figlio. Diventare erede è, in altre parole, parte integrante dell’essere figlio; si potrebbe dire, della missione che il figlio ha di continuare l’opera iniziata dal padre. Nel caso di Salmi, 2, 8, Dio dichiara implicitamente di avere il possesso delle «genti» (gôyîm) e di consegnarle, perciò, al figlio. Tale linguaggio non sottende solo una logica di dominio (cfr v. 9) ma, si potrebbe ...
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