
Invece di giocattoli e libri, imbracciano fucili e pistole. Invece di crescere con la spensieratezza dovuta alla loro età, vedono orrore e morte, giorno dopo giorno. Sono i bambini-soldato, una piaga terrificante che dilaga in diverse parti del mondo. Epicentro di quello che Papa Francesco definisce un «crimine abominevole» perché strappa ai più piccoli l’infanzia, il futuro e finanche la vita è l’Africa, ma sono almeno 18 i Paesi dell’intero globo in cui viene documentato tale fenomeno. In vista della Giornata internazionale contro l’uso dei bambini nei conflitti armati che ricorre domenica prossima, 12 febbraio, le pagine di «Atlante» di oggi puntano i riflettori su questo dramma, dando voce a chi è sopravvissuto all’orrore e a chi ha portato e porta aiuto, sia materiale che spirituale, ai tanti, troppi minori arruolati forzatamente e costretti alla guerra.
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