· Città del Vaticano ·

Una storia di coraggio

Quel bimbo è un dono

 Quel bimbo è un dono  QUO-022
27 gennaio 2023

È una storia troppo bella e struggente perché non sia conosciuta, troppo alta per non far tremare. Maria aveva trent’anni, scelte sbagliate, zero lavoro, zero famiglia, tanti uomini e nessun amore. Ma due figli, molto amati. Faceva di tutto, Maria, ricordandosi qua e là che aveva una professione in cui era brava, ma che non le dava nessuna possibilità. E allora va bene anche friggere supplí, assistere gli anziani, fare la barista e le pulizie.

Poi, rimane di nuovo incinta e tutti quelli che si dicono amici non hanno dubbi, deve abortire. Non può farcela, non è giusto, le dicono, anche per gli altri due. L’appuntamento al consultorio è una sentenza, una settimana per il day hospital che le risolva il problema. Sono sei giorni di tormento, che non sa dire a nessuno, la credono matta. Al terzo giorno un incontro casuale, si sfoga, le arriva un numero di telefono, e lei chiama. Pare incredibile, trova chi concretamente, senza chiacchiere, le offre sostegno, promette di starle vicino. Lei intuisce che è quel che vuole il suo cuore e si affida: quel bimbo è un dono, va accolto, va per una volta ribaltata ogni scelta sbagliata, può essere solo madre, come desidera. Le stanno vicino, tocca dirlo, i volontari del Movimento per la Vita, pannolini e carrozzina, lavoretti, affetto. Nasce Christian, bello e dolce, e quelle manine sul suo seni, quegli occhi colmi di tenerezza sono il significato di tutto, il riscatto per tutto, un balsamo, una carezza su ogni ferita. È felice, come non è mai stata. A testa alta, senza più disagio e vergogna.

Diciotto mesi, e Christian si ammala. Un male terribile, devastante, interventi, cure dolorose, una sofferenza disarmante, e l’impotenza, la resa. Muore in una fredda notte di inverno. È così umano chiedersi perché. Che senso ha avuto un passaggio cosí breve, quando era stato scelto, per far cambiare una vita, per darle felicità. È umano e inevitabile arrabbiarsi e sotto sotto, si sussurra, se quella povera donna non avesse detto quel sí...lei sola sa che Christian non è nato invano, come chiunque. Le ha dato serenità e sorriso. Le ha dato la certezza di ciò che è vero e buono e giusto. Le ha dato la speranza e la fiducia di essere perdonata. Le ha dato amore totale, gratuito, luminoso. È andato in cielo, lei dice. Ci crede, al cielo. E sa che un bimbo la custodisce da lassù, e la aspetta, per prenderla per mano e farla abbracciare dal Padre.

di Monica Mondo