I saluti
In preghiera per i cristiani
Nel giorno iniziale dell’ottavario ecumenico Papa Francesco chiede preghiere per i cristiani vittime di violenze, ricordando in particolare il sacerdote nigeriano Isaac Achi, ucciso in un attacco alla casa parrocchiale nella diocesi di Minna, nel nord del Paese africano. Le parole del Pontefice sono state pronunciate nel consueto saluto rivolto ai fedeli presenti nell’Aula Paolo vi dopo la catechesi. Infine l’udienza generale si è conclusa con il canto del Padre Nostro e la Benedizione.
Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare il gruppo di fedeli proveniente dalla Repubblica Democratica del Congo, paese che andrò a visitare alla fine di questo mese e che raccomando alle vostre preghiere!
Preghiamo Dio affinché ci renda un cuore pastorale che soffre e rischia per dare testimonianza. Non è solo un onore, ma anche un dovere portare la Parola di Dio a coloro che ci sono stati affidati e a coloro che incontriamo nella vita quotidiana.
Dio benedica voi e quanti vi sono vicini!
Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese, specialmente a quelli provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo, dall’Australia e dagli Stati Uniti d’America. Rivolgo un saluto particolare ai numerosi gruppi di studenti presenti. Chiedo a tutti voi di pregare con me per Padre Isaac Achi, della Diocesi di Minna, nel nord della Nigeria, ucciso domenica scorsa nella casa parrocchiale. Quanti cristiani soffrono sulla propria pelle la violenza: preghiamo per loro! Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la pace del Signore Gesù. Dio vi benedica!
Un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua tedesca. Chiediamo al Signore di rendere il nostro cuore simile al Suo perché anche noi possiamo spendere la nostra vita per il bene e la salvezza dei nostri fratelli.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Pidamos a Jesús, Buen Pastor, que nos conceda un corazón semejante al suyo, dispuesto a cuidar con ternura de todos los hermanos y hermanas que Él mismo nos confía, de modo especial los que se sienten perdidos o están alejados de su Presencia, que alegra y da vida. Que Dios los bendiga. Muchas gracias.
Saluto cordialmente i pellegrini di lingua portoghese e, nella Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, vi invito a ringraziare Dio per il servizio che i nostri fratelli di altre Confessioni svolgono in favore dei più bisognosi. Questa strada della carità ci farà avvicinare sempre di più, amando e imitando Cristo Buon Pastore. Dio benedica voi e le vostre famiglie.
Saluto i fedeli di lingua araba. Gesù è il Buon Pastore che ci ama sempre e non ci lascia mai soli. Soprattutto nelle sofferenze, nelle fatiche, nelle crisi che sono il buio: Lui ci sostiene attraversandole con noi. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male!
Saluto cordialmente i polacchi qui presenti! Nelle vostre case e parrocchie, risuonano ancora tradizionali canti natalizi, si continuano le visite pastorali. Questi eventi vi aiutino a essere una Chiesa aperta, in uscita, verso chi non partecipa più alla vita parrocchiale. Tanti sacerdoti e comunità parrocchiali soffrono per chi se ne va e pensando a loro li ricorda nella preghiera di più. Chiediamo per tutti la grazia di una fede forte e il dono dello zelo pastorale per i sacerdoti. Vi benedico di cuore.
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto le Suore della Compagnia di Maria che celebrano il loro Capitolo generale, le figlie di Maria Ausiliatrice, gli studenti della scuola Deledda-San Giovanni Bosco di Ginosa, e quelli dell’Istituto Caetani di Cisterna di Latina.
Il mio pensiero va infine, come di consueto, ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. All’inizio della “Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani”, invito ciascuno di voi a pregare e ad operare affinché fra tutti i credenti in Cristo si affermi sempre più il cammino verso la piena comunione, e nello stesso tempo vi incoraggio a impegnarvi, con dedizione ed in ogni ambiente di vita, per essere costruttori di riconciliazione e di pace.
E non dimentichiamo di pregare per la martoriata Ucraina, tanto bisognosa di vicinanza, di conforto e soprattutto di pace. Sabato scorso un nuovo attacco missilistico ha causato molte vittime civili, tra cui bambini. Faccio mio il dolore straziante dei familiari. Le immagini e le testimonianze di questo tragico episodio sono un forte appello a tutte le coscienze. Non si può rimanere indifferenti!
A tutti la mia benedizione.