Francis Scott Fitzgerald

07 gennaio 2023
«La cosa migliore che ho mai scritto: una cosa veramente notevole». È un complimento che Francis Scott Fitzgerald fa a sé stesso in riferimento a Il diamante grosso come l’Hotel Ritz, un testo che si inscrive nei Racconti dell’età del jazz, ovvero gli anni Venti del Novecento, quel decennio, come scrive Fernanda Pivano, in cui si svilupparono «tutte le proteste, tutte le utopie più ottimistiche e tutte le delusioni più spietate».
Espressione icastica di quegli anni ruggenti, i racconti di Fitzgerald rivelano un’eccellente qualità narrativa; le voci, i gesti, gli emblemi esteriori ed effimeri di quel mondo di belli e dannati appaiono — in virtù anche di una robusta componente di ironia — come riflessi di uno specchio deformato che, dirottandoli dalla contingenza di ...
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