· Città del Vaticano ·

Il racconto

Per un 2023
di speranza e di pace

 Per un 2023  di speranza e di pace  QUO-003
04 gennaio 2023

«Prima di iniziare questa catechesi vorrei che ci unissimo a quanti, qui accanto, stanno rendendo omaggio a Benedetto xvi e rivolgere il mio pensiero a lui, che è stato un grande maestro di catechesi». Con queste parole Papa Francesco ha “abbracciato” tutto il popolo che stamani ha vissuto l’esperienza dell’incontro e dell’ascolto in Aula Paolo vi per l’udienza generale e anche l’esperienza della gratitudine e dell’affetto, con lo stile della preghiera, per l’omaggio al Papa emerito nella basilica di San Pietro.

Francesco ha dato “voce” alla catechesi che Benedetto xvi ha proposto — e continua a proporre anche in queste ore — con «il suo pensiero acuto e garbato» che «non è stato autoreferenziale, ma ecclesiale, perché sempre ha voluto accompagnarci all’incontro con Gesù». Proprio «Gesù, il Crocifisso risorto, il Vivente e il Signore — ha detto Francesco all’inizio della catechesi — è stata la meta a cui Papa Benedetto ci ha condotto, prendendoci per mano. Ci aiuti a riscoprire in Cristo la gioia di credere e la speranza di vivere».

Rivolgendosi, poi, ai pellegrini tedeschi il Pontefice ha rilanciato le parole-guida del viaggio apostolico di Benedetto xvi a München, Altötting e Regensburg (9-14 settembre 2006) Chi crede non è mai solo!: «In questi giorni sperimentiamo in modo particolare quanto questa comunità di fede sia universale e che non finisce neanche con la morte».

L’impegno dei maestri cattolici per gli studenti italiani


Sono venuti, proprio all’inizio del nuovo anno, per rilanciare con Papa Francesco il loro impegno come insegnanti, per un 2023 che sia di speranza e di pace. Stamani, in Aula Paolo vi , erano presenti i circa 400 membri dell’Associazione italiana maestri cattolici (Aimc) riuniti a Roma da ieri, martedì 3 gennaio, per il xxii Congresso nazionale sul tema «Aimc in cammino... ascolto, condivisione, innovazione» che si concluderà domani, giovedì 5.

Con loro anche una delegazione di docenti provenienti dalla Romania, accompagnata da due vescovi.

«Siamo qui, in questo tempo di grandi sfide, per testimoniare l’importanza della presenza e l’impegno dei docenti cattolici nella scuola italiana» spiega il presidente nazionale dell’Aimc, Giuseppe Desideri, secondo cui «l’obiettivo primario è e deve essere la crescita, all’interno del processo educativo, delle bambine e dei bambini, delle studentesse e degli studenti che quotidianamente frequentano le aule scolastiche del nostro Paese».

All’apertura del Congresso, con la presenza tra gli altri di Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, e Antonio Tajani, ministro degli Affari esteri e vicepresidente del Consiglio dei ministri italiano, «abbiamo ricevuto il saluto in video dal cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana», ha affermato Desideri.

Nel pomeriggio, nella chiesa di Santo Spirito in Sassia, il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin presiederà la messa per i partecipanti al congresso.

La missione delle suore della Santissima Trinità


Le prime a entrare in Aula Paolo vi sono state le suore della Santissima Trinità (trinitarie) provenienti da Italia, Stati Uniti d’America, Filippine e Madagascar. Con loro la madre generale, M. Augustine Razafiarisoa, e il vicario generale dell’ordine della Santissima Trinità e degli Schiavi, padre Aldo Berardi.

«Siamo a Roma — racconta suor Valeria Marchi — in questi giorni, dal 3 al 7 gennaio, per un convegno di formazione sulla spiritualità e sul servizio nella vita quotidiana» in questi Paesi dove, da oltre 250 anni, le suore trinitarie sono in missione. Ieri, tutte insieme, le religiose sono state nella basilica di San Pietro per pregare davanti alla salma del Papa emerito.

I giovani agricoltori spagnoli in difesa dell’ambiente


«Vogliamo cogliere questa occasione per dire al Santo Padre che ci sentiamo suoi alleati anche nel 2023 nella lotta al cambiamento climatico, nell’opera di riduzione dello spreco alimentare e nel contrasto alla povertà». Così José María Castilla spiega la presenza nell’Aula di una delegazione dell’Associazione agraria giovani agricoltori e allevatori spagnoli (Asaja) di cui è direttore e rappresentante a Bruxelles, presso l’Unione europea.

«Ci sentiamo garanti della conservazione dell’ambiente naturale e lavoriamo quotidianamente per produrre cibo in modo sostenibile, conveniente, sicuro, di qualità e con la massima abbondanza possibile affinché tutti possano usufruirne» continua Castilla, rimarcando l’importanza della dieta mediterranea “equilibrata” o “bilanciata”, in quanto previene sia carenze che eccessi nutrizionali, entrambi dannosi.

Gli agricoltori e allevatori spagnoli hanno donato al Pontefice una confezione di “Jamón ibérico Patanegra”, il rinomato prosciutto — ottenuto da maiali iberici di razza pura alimentati unicamente nei pascoli a base di ghiande ed erba — proveniente dalla provincia di Salamanca, nella regione Castiglia e León.

Le testimonianze pastorali di due parrocchie italiane


«Da oltre 30 anni, all’interno della parrocchia del duomo di Montebelluna, in provincia di Treviso, organizziamo vacanze al mare “per” e soprattutto “con” i disabili per un’esperienza di inclusione concreta». Lo dicono gli animatori del gruppo parrocchiale “Papì Urrà”, fondato nel 1980 da Alessandro Di Turi, che stamani ha accompagnato una decina di persone con disabilità a incontrare Francesco.

Con Di Turi anche i due responsabili, Andrea Celato e Manuele Cervis, e don Enrico Garbuio, originario di Montebelluna e in passato educatore nella parrocchia, oggi impegnato in seno alla Conferenza episcopale italiana. Nel raccontare «un’esperienza di fede davvero forte», Di Turi presenta in particolare «il percorso fatto insieme da animatori e i disabili, in un rapporto “uno a uno”, anche con l’ausilio di video, per vivere autenticamente la confessione, che diventa così un momento bellissimo, caratterizzato dalla semplicità».

Si sono fatti sentire, e anche vedere, i circa cinquanta ragazzi di seconda media che hanno come riferimento l’oratorio San Giovanni Bosco della parrocchia San Pietro apostolo a Trescore Balneario, in provincia di Bergamo. Con entusiasmo, raccontano, «siamo venuti per iniziare il nuovo anno “alla grande”, con speranza, con la benedizione del Papa». Ad accompagnarli il vicario parrocchiale e catechista, don Ivan Giupponi, che, insieme con le altre catechiste anch’esse presenti, li sta preparando alla Cresima.

di Fabrizio Peloni