
27 dicembre 2022
Di Salvatore Mazza, vaticanista del quotidiano «Avvenire», che ci ha lasciati la mattina di Santo Stefano dopo sei durissimi anni di lotta contro la Sla, ricordo innanzitutto la professionalità: era un giornalista curioso e competente, che informava con passione sulle vicende della Chiesa e del papato. Ma la sua preparazione, la sua intelligenza e la sua bravura non lo facevano mai salire in cattedra: aiutava con generosità i più giovani di lui, che specie durante i viaggi papali avevano bisogno di verificare una data, ricevere un consiglio o un suggerimento. Stemperava sempre tutto con la sua innata ironia di romano verace con trascorsi genovesi e napoletani, e in determinati momenti aveva bisogno di uscire dalla sala stampa per concedersi una sigaretta in santa pace.
Nonostante la malattia gli avesse a ...
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