Un accordo opaco
e insufficiente

A Sharm el-Sheikh, la riunione plenaria dalla quale è uscito il documento finale della ventisettesima Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite (Cop27) si è svolta nella tarda notte tra sabato 19 e domenica 20 novembre, nonostante la giornata conclusiva dei lavori dovesse essere quella di venerdì 18. Eppure i tecnici governativi dei 198 Paesi membri si erano già confrontati molte volte, e incontrati ufficialmente a giugno scorso nella città di Bonn per discutere i quattro punti della Conferenza egiziana che consistevano: nella maggiore ambizione per l’azione climatica; nei maggiori tagli alle emissioni di gas serra; nell’adattamento agli effetti del cambiamento climatico; nel sostegno finanziario ai Paesi in via di sviluppo. Si potrebbe desumere che per mettere a punto i dettagli di obiettivi tanto ...