· Città del Vaticano ·

I saluti
Appello per un Natale di pace nel martoriato Paese

Sui bambini dell’Ucraina
la tragedia
di una guerra inumana

 Sui bambini dell’Ucraina  la tragedia  di una guerra inumana  QUO-291
21 dicembre 2022

Nell’ultima udienza generale prima del Natale — conclusasi con il canto del Pater Noster e la benedizione — il Papa salutando i vari gruppi presenti è tornato a parlare del dramma dei «bambini dell’Ucraina che soffrono tanto» a causa della guerra, perché, ha ammonito, «quando un bambino perde la capacità di sorridere, è grave».

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese presenti a questa udienza, in particolare il gruppo di chierichetti dalla diocesi di Versailles. Possa il loro generoso servizio portarli sempre più vicini al Signore. Lo Spirito Santo guidi il nostro discernimento e ci faccia riconoscere nella nostra vita, la salvezza operata dal Signore Gesù che viene.

Vi auguro un santo e gioioso Natale e vi benedico tutti!

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza. Nell’imminenza del Santo Natale, invoco su voi e sulle vostre famiglie la gioia e la pace del Signore Gesù, Figlio di Dio e Principe della Pace. Dio vi benedica!

Un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua tedesca! Prepariamoci alla Solennità del Natale di Gesù Cristo, aprendo i nostri cuori al Signore e portando il suo amore al prossimo. Auguro a voi e alle vostre famiglie un Santo Natale.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Cercanos a la celebración de la Navidad, pidamos a la Virgen María y a san José que nos enseñen a comprender el verdadero sentido de esta fiesta, que nos ayuden a vivirla con paz y alegría, compartiendo lo que somos y lo que tenemos con las personas que más lo necesitan. Que Dios los bendiga. Muchas gracias.

Cari fedeli di lingua portoghese, siamo nell’imminenza del Natale di Gesù. Vorrei invitarvi a contemplare più a lungo il presepe in questi giorni. Lì, al freddo e al gelo, nasce il Figlio di Dio. Il suo sguardo risveglia il nostro cuore e ci impegna a costruire un mondo più fraterno. Con un’implorazione di pace e bene su ognuno di voi e sui vostri cari, vi auguro un Buon Natale. Dio vi benedica.

Saluto i fedeli di lingua araba. Chiedo a Dio di concedervi la grazia del discernimento per vivere il messaggio del Natale, che è un messaggio di pace, gioia e vita nuova, e vedere nei poveri il volto del bambino di Betlemme che è nato povero. Auguro a tutti Buon Natale!

Auguro a tutti i Polacchi un Santo Natale. Secondo la vostra tradizione, durante la vigilia lasciate a tavola un posto vuoto per un ospite inatteso. Quest'anno sarà occupato dalla moltitudine di rifugiati provenienti dall’Ucraina, ai quali avete aperto le porte delle vostre case con grande generosità. Il Figlio di Dio, nato a Betlemme, riempia di amore ognuno di voi, le vostre famiglie e coloro che aiutate. Porti la pace a tutte le persone di buona volontà. Vi benedico di cuore!

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i fedeli di Fermo accompagnati dal loro Arcivescovo, gli Scout Agesci di L’Aquila, gli studenti di San Benedetto del Tronto e quelli di Roccarinola-Tufino.

Il mio pensiero va infine, come di consueto, ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. La nascita del Salvatore rechi a voi tutti intimo conforto e vi doni la gioia di sentirvi amati dal Dio fattosi bambino.

E poi, pensiamo — parlando del Bambino Gesù — ai tanti bambini dell’Ucraina che soffrono, soffrono tanto, per questa guerra. In questa festa di Dio che si fa bambino, pensiamo ai bambini ucraini. Quando li ho trovati qui, la maggioranza non riesce a sorridere e quando un bambino perde la capacità di sorridere, è grave. Questi bambini portano su di sé la tragedia di quella guerra che è così inumana, così dura. Pensiamo al popolo ucraino, in questo Natale: senza luce, senza riscaldamento, senza le cose principali per sopravvivere, e preghiamo il Signore perché porti loro la pace il più presto possibile.

Di cuore vi benedico.