
20 dicembre 2022
E se il Natale fosse, proprio per il suo significato più profondo, la festa dell’Utopia? Sono avanti negli anni e ne ho viste e vissute tante, com’è di chi ha attraversato diverse età della vita. Ora, nel pieno di una maturità che vede intatti i valori in cui ho sempre creduto, mi resta giovane e lucente la voglia di ribadirli a me, alle persone che amo, a quelle che conosco e a quelle che non conosco o non riesco ancora ad amare, continuando a sperare in una moltiplicazione in me di amore e pazienza, capacità di ascolto e dialogo. Dico che è necessario coltivare sogni e utopie anche quando tutto intorno a noi sembri negarli o volerli ridurre a una parola che non amo, “buonismo”.
A Natale, si dice, bisogna essere buoni e questo è un pensiero zuccheroso perché Natale è ogni ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati

Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati