· Città del Vaticano ·

La gratitudine del Papa, nel ricordo di madre Teresa, a tre persone che vivono la vicinanza con i poveri

Non la beneficenza
ma la carità con la preghiera

 Non la beneficenza  QUO-288
17 dicembre 2022

Nel ricordo di santa Teresa di Calcutta, Papa Francesco ha consegnato, nella mattina di sabato 17 dicembre, un particolare segno di gratitudine a tre persone che, in diverse situazioni di vita, testimoniano la carità per i più poveri. L’incontro è avvenuto nella Sala del Concistoro. Accompagnati dal cardinale Konrad Krajewski, erano presenti in particolare il francescano Hanna Jallouf, in prima linea tra gli “ultimi” in Siria; Gian Pierà, detto Wué, un clochard che destina parte delle offerte raccolte a chi è più povero di lui; e Silvano Pedrollo, un industriale che costruisce scuole, pozzi e strutture sanitarie negli angoli dimenticati del mondo. Su iniziativa del Dicastero della carità, il Papa ha consegnato un piccolo mappamondo dedicato a madre Teresa e incastonato in un cubo — simbolo dell’amore che tiene in piedi il mondo — che lo sorregge. Ecco le parole del Pontefice.

Vi ringrazio per questa visita così piena di affetto e piena di messaggi: il messaggio della povertà, il messaggio della vicinanza, il messaggio della fratellanza, il messaggio della preghiera, che è l’eredità che Madre Teresa ci ha dato sempre. Anche la preghiera nei momenti bui, perché questa donna ha passato vere tempeste spirituali con il buio dentro, ma ha continuato a pregare. Coraggiosa!

Ci aiuti Madre Teresa dal cielo a vivere la povertà con semplicità e con la preghiera. Così possiamo aiutare gli altri, e non è una semplice beneficenza; che è una cosa buona, una beneficenza è buona, ma è pagana. Cristiana è la vicinanza, la carità con preghiera. E questo è buono.

Adesso darò la benedizione a tutti.