
15 dicembre 2022
Pristina, 15. Nel pieno delle tensioni con la Serbia, il Kosovo ha presentato ieri ufficialmente la domanda di adesione all’Ue. E lo ha fatto poche ore prima che i 27 raggiungessero un accordo preliminare per l’esenzione dei visti per viaggiar nell’Ue a partire dal 2024. Il documento di richiesta di adesione è stato firmato dal capo dello Stato, Vjosa Osmani, dal primo ministro, Albin Kurti, e dal presidente del parlamento, Glauk Konjufca.
Si tratta di una domanda per lo più simbolica, dal momento che il Kosovo, indipendente dal 2008, non è riconosciuto da cinque Paesi europei — Spagna, Romania, Slovacchia, Grecia e Cipro — che si presume non daranno mai il via libera all’ingresso di Pristina nella Ue.
Questo contenuto è riservato agli abbonati

Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati