Le misure di contrasto
In cerca di un senso

09 dicembre 2022
«Immagina che qualcuno ti dica che non appartieni ad alcun Paese perché parli un’altra lingua, professi un’altra religione, per i tuoi usi e le tue tradizioni o per il colore della tua pelle. Questa è l’amara realtà per molti apolidi in tutto il mondo». Sono le parole di Filippo Grandi, Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) a proposito dell’apolidia. Un dramma che colpisce almeno dieci milioni di persone nel mondo, ma si tratta di stime al ribasso, data la difficoltà di recuperare cifre precise. «Tra i Paesi con un numero elevato di apolidi — spiega l’Unhcr — vi sono Myanmar, Kuwait, Costa d’Avorio, Thailandia, Iraq e Repubblica Dominicana». Ma una consistente presenza di apolidi si rileva anche «in tutti quei Paesi del mondo che non permettono alle madri di ...
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