· Città del Vaticano ·

Poesie

 Poesie  ODS-005
03 dicembre 2022

Graffiti

Graffia il tuo nome sui muri perché

c’è chi non si deve scordare di te.

Tappezza col tuo nome una città

perché esiste ancora chi non sa,

chi non sa che tu esisti

che hai giorni tristi,

che hai giorni lieti,

come tutti i poeti.

Graffia sul muro parole d’amore

scrivi esorcismi al dolore,

racconta sul muro storie esaltanti

che facciano accendere cuori ormai spenti.

Graffia sul muro fino a farti male

costruisci con un chiodo la tua morale.

Sai, coi graffiti molto puoi fare,

puoi la speranza far ritornare,

puoi sentirti agli altri unito,

puoi sapere che non sei finito.

Quando fai questo pensa anche a me,

materialmente non sto lì con te,

ma guardando un graffito saprò

che al mondo un amico sconosciuto ho.

Antonella Chitò

La casa

Ho una casa pagata col dolore.

Una casa io ho

ma lei non ha il mio cuore.

Ho una casa che è un carcere per me

anche se un carcere vero e proprio non è.

Io mi sento a casa in una stazione

mi sento meglio a dormire in un vagone.

Capivo tutti, erano miei amici

avevamo problemi ma eravamo felici.

C’erano giorni di grande dolore

ma in una casa ho conosciuto l’odio

e il rancore.

Ora sono triste non ho più fiducia.

Il mio mondo d’amore crolla, brucia.

Mi sento strana quando mi sento d’amare,

perché questo mondo vuole solo odiare.

Ammazza, picchia, mi sento incitare,

solo così ti fai rispettare.

Le leggi fatte per l’uomo e la sua convivenza

uccidono l’amore e la reciproca assistenza.

Antonella Chitò

Violetta

O mia cara Violetta

mia bambina diletta,

sei la mia piccolina

sei un’adorata bambina.

Cara, dolce tesor,

tu hai tutto il mio cuor,

fai di me, donna da niente,

una persona importante,

tu che sei sempre un cuor contento,

quasi nulla ti dà il tormento,

bimba tanto desiderata,

sei da me finalmente arrivata,

sei così dolce, così carina

mia tenera, bionda, allegra bambina.

Tutti ti vogliono sai perché?

Perché non c’è essere più perfetto di te.

Antonella Chitò