
Graffiti
Graffia il tuo nome sui muri perché
c’è chi non si deve scordare di te.
Tappezza col tuo nome una città
perché esiste ancora chi non sa,
chi non sa che tu esisti
che hai giorni tristi,
che hai giorni lieti,
come tutti i poeti.
Graffia sul muro parole d’amore
scrivi esorcismi al dolore,
racconta sul muro storie esaltanti
che facciano accendere cuori ormai spenti.
Graffia sul muro fino a farti male
costruisci con un chiodo la tua morale.
Sai, coi graffiti molto puoi fare,
puoi la speranza far ritornare,
puoi sentirti agli altri unito,
puoi sapere che non sei finito.
Quando fai questo pensa anche a me,
materialmente non sto lì con te,
ma guardando un graffito saprò
che al mondo un amico sconosciuto ho.
Antonella Chitò
La casa
Ho una casa pagata col dolore.
Una casa io ho
ma lei non ha il mio cuore.
Ho una casa che è un carcere per me
anche se un carcere vero e proprio non è.
Io mi sento a casa in una stazione
mi sento meglio a dormire in un vagone.
Capivo tutti, erano miei amici
avevamo problemi ma eravamo felici.
C’erano giorni di grande dolore
ma in una casa ho conosciuto l’odio
e il rancore.
Ora sono triste non ho più fiducia.
Il mio mondo d’amore crolla, brucia.
Mi sento strana quando mi sento d’amare,
perché questo mondo vuole solo odiare.
Ammazza, picchia, mi sento incitare,
solo così ti fai rispettare.
Le leggi fatte per l’uomo e la sua convivenza
uccidono l’amore e la reciproca assistenza.
Antonella Chitò
Violetta
O mia cara Violetta
mia bambina diletta,
sei la mia piccolina
sei un’adorata bambina.
Cara, dolce tesor,
tu hai tutto il mio cuor,
fai di me, donna da niente,
una persona importante,
tu che sei sempre un cuor contento,
quasi nulla ti dà il tormento,
bimba tanto desiderata,
sei da me finalmente arrivata,
sei così dolce, così carina
mia tenera, bionda, allegra bambina.
Tutti ti vogliono sai perché?
Perché non c’è essere più perfetto di te.
Antonella Chitò