· Città del Vaticano ·

Il Papa per la morte di Hebe de Bonafini

Perché l’oblio
non prenda il sopravvento

22 novembre 2022

«Ha saputo trasformare la sua vita... segnata dal dolore dei suoi figli e figlie spariti, in una ricerca instancabile per la difesa dei diritti dei più emarginati e invisibili». Così Papa Francesco, in una lettera inviata domenica 20 novembre alle “Madri di Plaza de Mayo”, ricorda la testimonianza della fondatrice e presidente Hebe de Bonafini, morta a La Plata, in Argentina, all’età di 93 anni.

Esprimendo dolore per la scomparsa della «madre della piazza» il Pontefice assicura: «voglio stare vicino a voi e a tutte le persone che piangono la sua dipartita». Poi ricorda l’incontro avuto in Vaticano con Hebe e «la passione che mi trasmetteva per voler dare voce a chi non l’aveva».

La sua audacia in momenti «in cui imperava il silenzio — sottolinea Francesco — incoraggiò e poi mantenne viva la ricerca per la verità, la memoria e la giustizia». Una ricerca che l’ha portata ogni settimana «a marciare perché l’oblio non prendesse il sopravvento sulle strade e sulla storia e, l’impegno reciproco, fosse la migliore parola e antidoto contro le atrocità che sono state subite».

In questo suo ultimo “viaggio”, conclude il Papa, «la accompagniamo con la preghiera chiedendo al Signore che le doni il riposo eterno e non permetta che si perda tutto il bene realizzato». Francesco prega anche per le “Madri di Plaza de Mayo”, invocando conforto e accompagnamento «per continuare a essere le Madri della Memoria».