La nostra eredità,

18 novembre 2022
«E gli occhi guardavano cose mai viste», scriveva Francesco Guccini nel 1972 per descrivere lo stato d’animo di un bambino, forse un nipote, al racconto un po’ sconclusionato di un vecchio, forse un nonno. Attraverso le “fiabe” il vecchio aveva trasportato il bimbo in un'altra realtà, la propria, ma che attraverso l’intromissione del giovane era diventata essa stessa qualcosa di più, una realtà comune che si mostra agli occhi di entrambi.
Quando si parla di dialogo intergenerazionale si dimentica spesso che le “generazioni” che si incontrano non sono aliene l’una all’altra, ma vivono entrambe nella stessa dinamica relazionale. Vivono cioè un rapporto personale che più che essere definito dal binomio vecchio-giovane è arricchito da questo al punto che ogni conquista culturale di una ...
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