· Città del Vaticano ·

Piogge e inondazioni minacciano le ricchezze agricole dell’Honduras

Solo fango e ruggine

Antonio Aleman searches for corncobs in good condition in his destroyed cornfield due to the ...
17 novembre 2022

Miguel Mejia e Antonio Aleman sono coltivatori di mais a El Progreso, nel dipartimento di Yoro, nell’Honduras settentrionale. Cercano pannocchie che siano ancora in buone condizioni dopo che, raccontano all’Afp, le acque del fiume Ulúa hanno inondato il loro campo, ricoprendolo di fango, a causa della tempesta tropicale Julia, abbattutasi sul Paese a fine ottobre. A straripare è stato anche il fiume Chamelecón, con devastanti danni in tutta la Valle di Sula, ricca di terre agricole ma al contempo particolarmente colpita dagli effetti della crisi climatica.

Nella zona si estendono inoltre vaste piantagioni di caffè. L’Honduras ha una capacità produttiva annua di 8,5 milioni di quintali di caffè, la più alta dell’America Centrale, ma le esportazioni per il raccolto 2022-2023 potrebbero diminuire del 25 per cento a causa di fattori climatici avversi, parassiti e malattie, ha dichiarato l’Istituto honduregno del caffè (Ihcafé).

In particolare, è stato rilevato, le conseguenze dei cambiamenti climatici — con la frequente saturazione dei terreni che non riescono a drenare adeguatamente l’acqua delle intense piogge — hanno favorito negli ultimi due anni alti livelli di ruggine e la proliferazione di funghi che infettano le foglie delle colture.

«Abbiamo avuto effetti collaterali che hanno influito sulla produzione e sulle esportazioni delle aziende agricole di caffè», ha dichiarato all’agenzia Efe il responsabile tecnico di Ihcafé, Napoleón Matute, ricordando come nel Paese ci siano più di 100.000 produttori del settore, che generano un milione di posti di lavoro. (giada aquilino)