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Il cardinale Farrell apre l’incontro internazionale preparatorio della Gmg 2023

Protagonisti creativi

 Protagonisti creativi  QUO-239
18 ottobre 2022

Riuniti come «unica Chiesa universale in cammino»: Papa Francesco «desidera una Chiesa sinodale di questo tipo». Lo ha sottolineato il cardinale Kevin Farrell intervenendo ieri all’incontro internazionale preparatorio della Gmg 2023 di Lisbona. Promosso dal Comitato organizzatore locale, in collaborazione con l’Ufficio giovani del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, l’incontro è in corso fino a mercoledì 19 ottobre a Fátima. Vi partecipano circa 300 delegati provenienti da 100 Paesi e appartenenti a Conferenze episcopali, movimenti e associazioni.

Prendendo la parola durante la sessione inaugurale il prefetto del Dicastero ha ricordato che nell’esortazione apostolica post-sinodale Christus vivit il Pontefice «elabora una pastorale giovanile sinodale» che è un «meraviglioso poliedro» (n. 207). In essa, i giovani stessi sono i «protagonisti del cambiamento» (n. 174). A questo proposito, il porporato ha invitato i partecipanti a «lasciare che i giovani stessi siano i protagonisti». Essi, infatti, «avranno grandi idee creative su come dare forma al pellegrinaggio della Gmg». Una buona occasione di preparazione, ha aggiunto, può essere la Giornata mondiale della gioventù diocesana, che Papa Francesco ha deciso di celebrare nella festa di Cristo Re: in proposito il Dicastero ha dato alcune indicazioni nella pubblicazione Orientamenti pastorali per la celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù nelle Chiese particolari.

Secondo Farrell, il principio della sinodalità ha anche «una rilevanza diretta per il nostro incontro qui a Fátima». Perché se gli sforzi più rilevanti in vista della Gmg sono quelli del patriarcato di Lisbona e del comitato organizzativo, questo non significa che «tutti gli altri» siano destinati a essere semplici «consumatori di un’offerta». Questa «non sarebbe una Chiesa sinodale»; invece, ha precisato, «siamo tutti co-organizzatori della prossima Giornata mondiale della gioventù. Siamo co-responsabili».

Il cardinale ha sottolineato che «essendo il più grande evento giovanile del mondo», la Gmg richiede «grandi sforzi organizzativi e logistici». Tuttavia «i loro frutti sono di un altro livello». Spesso sono nascosti e piccoli: «c’è l’ascolto silenzioso della chiamata di Cristo al servizio sacerdotale e alla vita consacrata, ci sono i primi teneri scorci di un futuro matrimonio, e ci sono gli appelli dei bisognosi e della creazione che muovono i giovani ad alzarsi e ad agire». Sono tutti movimenti che «vengono da Cristo». Il suo amore muove i giovani «come ha mosso Maria verso le colline della Giudea per visitare sua cugina Elisabetta». A questo proposito, Farrell ha citato le parole di Francesco, nel suo messaggio per la 37ª Gmg, quando ha ricordato le visite della Madre di Dio al suo popolo. Proprio da Fátima la Vergine «ha inviato a tutte le generazioni il potente e mirabile messaggio dell’amore di Dio che chiama alla conversione, alla vera libertà». Da qui l’invito a formare «una forte comunità di preghiera in questo luogo speciale».

All’incontro, il primo in presenza tra i delegati della pastorale giovanile dopo la Gmg di Panama — a causa della pandemia, infatti, l’ultima riunione si era tenuta online nel novembre 2020 — hanno partecipato tra gli altri il cardinale Manuel Clemente, patriarca di Lisbona, l’arcivescovo Ivo Scapolo, nunzio apostolico, monsignor José Ornelas Carvalho, presidente della Conferenza episcopale protoghese, monsignor Américo Aguiar, ausiliare di Lisbona e coordinatore generale della Gmg, i membri del comitato organizzatore e Augusto Santos Silva, presidente del Parlamento del Portogallo.