· Città del Vaticano ·

Nel messaggio in vista della Giornata mondiale dell’alimentazione il nuovo appello del Papa

C’è bisogno di umanità
e di solidarietà
nei rapporti internazionali

 C’è bisogno  di umanità e di solidarietà nei rapporti internazionali  QUO-236
14 ottobre 2022

Oggi viviamo in un contesto bellico da “terza guerra mondiale”


«Oggi, purtroppo, viviamo in un contesto bellico, che potremmo definire una “terza guerra mondiale”», perciò occorre «rivestire i rapporti internazionali di umanità e di solidarietà, perseguendo il bene comune». Lo scrive Papa Francesco in un messaggio al direttore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) in vista della Giornata mondiale dell’alimentazione che ricorre il 16 ottobre, data di fondazione dell’organismo. Ecco una nostra traduzione dallo spagnolo del documento pontificio letto durante l’odierno evento in corso a Roma in occasione dell’apertura delle celebrazioni per l’anniversario.

A Sua Eccellenza
il signor
Qu Dongyu
Direttore Generale della
fao

Eccellenza,

La ringrazio per la sua cortese lettera, nella quale mi invita a partecipare alla celebrazione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2022, anno in cui ricorre il 77° anniversario della fondazione della fao. Questa istituzione è nata al fine di dare risposte ai bisogni di tante persone oppresse dall’indigenza e dalla fame nel contesto della Seconda Guerra Mondiale. Anche oggi, purtroppo, viviamo in un contesto bellico, che potremmo definire una “terza guerra mondiale”. Il mondo è in guerra, e questo deve farci riflettere.

Il Tema della Giornata di quest’anno è: “Non lasciare nessuno indietro. Una produzione migliore, una nutrizione migliore, un ambiente migliore e una vita migliore per tutti”. Certamente non sarà possibile far fronte alle numerose crisi che colpiscono l’umanità se non lavoreremo e cammineremo insieme, senza lasciare nessuno indietro. A tal fine occorre, prima di tutto, che vediamo gli altri come nostri fratelli e sorelle, come membri che compongono la nostra stessa famiglia umana, e le cui sofferenze e necessità ci riguardano tutti, perché “se un membro soffre, tutti gli altri soffrono con lui” (cfr. 1 Cor 12, 26).

I “quattro migliori” — produzione migliore, nutrizione migliore, ambiente migliore e vita migliore per tutti — che compongono il tema di quest’anno, mi permettono di menzionare l’importanza del Quadro Strategico della fao 2022-2031, e di evidenziare la necessità che gli interventi siano pianificati e programmati affinché contribuiscano a sradicare completamente la fame e la malnutrizione, e non siano semplicemente la risposta a carenze circostanziali o ad appelli lanciati in contesti di emergenza. Per ottenere soluzioni giuste e durature è necessario ribadire l’urgenza di affrontare insieme e a tutti i livelli il problema della povertà, strettamente vincolato alla mancanza di alimentazione adeguata.

Tuttavia, gli obiettivi che si pongono sono ambiziosi e sembrano essere irraggiungibili. Come potremmo conseguirli? Prima di tutto, non perdendo di vista che l’asse di ogni strategia sono le persone, con storie e volti concreti, che abitano in un luogo determinato; non sono numeri, dati o statistiche interminabili. E anche introducendo “la categoria dell’amore” nel linguaggio della cooperazione internazionale, per rivestire i rapporti internazionali di umanità e di solidarietà, perseguendo il bene comune. Siamo pertanto chiamati a riorientare il nostro sguardo verso l’essenziale, verso ciò che ci è stato donato gratuitamente, focalizzando il nostro lavoro sulla cura degli altri e del creato (cfr. Lettera enciclica Laudato si’, n. 216 ss.).

Signore Direttore Generale, rinnovo ancora una volta l’impegno della Santa Sede e della Chiesa cattolica a camminare insieme alla fao e alle altre organizzazioni intergovernative che lavorano a favore dei poveri, mettendo al primo posto la fratellanza, la concordia e la mutua collaborazione, per scoprire orizzonti che apportino al mondo un beneficio autentico, non solo per l’oggi, ma anche per le generazioni future. Levo la mia orazione a Dio Onnipotente pregando per questa intenzione, sapendo che ogni creatura riceve dalla sua mano il sostentamento e che Lui benedice copiosamente quanti spezzano il pane con gli affamati.

Vaticano, 14 ottobre 2022

Francesco