
13 ottobre 2022
Più che una parabola, è una lezione. Ci sono due uomini in preghiera.
Il primo sembra che si rivolga a Dio, ma in realtà è concentrato su di sé, e mentre vanta i suoi meriti, si autocompiace, fa il paragone tra sé e gli altri, e li giudica.
Avete sentito: mette al centro il proprio “io”. Sant’Agostino commenta: «Era salito per pregare; ma non volle pregare Dio, bensì lodare se stesso». E abbiamo sentito la conclusione di Gesù.
Qual è la lezione? Se metti al centro l’“io”, nessuna relazione funziona. Non nella coppia, non con i figli o con gli amici, tantomeno con Dio. Il “tu” viene prima dell’“io”. Si prega non per ricevere, ma per essere trasformati.
Il secondo è un pubblicano, un esattore delle tasse. Un essere odiato e disprezzato. Adopera le mani ...
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