· Città del Vaticano ·

La Chiesa abita
la storia di tutti

 La Chiesa abita la storia di tutti  QUO-235
13 ottobre 2022
Troppo spesso — e non solo negli ambienti tradizionalisti — si vede nel Vaticano ii l’origine della crisi della Chiesa, quasi che il concilio sia stato dominato da un ottimismo “facilone”, tipico dei Sixties, gli anni del disgelo, del boom, del ’68. Così si propone, come via del futuro, il ritorno al passato, restaurando quella che s’immagina essere stata la Chiesa di ieri. Insomma, per usare un’espressione di Giuseppe Verdi, «torniamo all’antico e sarà un progresso». La storia di questi sessant’anni sarebbe fatta in buona parte di errori, ingenuità, scialo di sicurezze... Una crisi generata dal Concilio, con i cambiamenti, l’antropocentrismo, la riforma liturgica, la fine delle certezze e via dicendo. È una leggenda, frutto della paura, che propone una soluzione semplicistica. S’inventa un passato ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati