Quei flussi invisibili

08 ottobre 2022
«La diffusione e l’uso della ferrovia, della navigazione a vapore e del telegrafo abbattono le nazionalità e avvicinano popoli geograficamente distanti (…). Fanno del mondo un unico luogo». Queste parole del missionario ed esploratore scozzese David Livingstone riassumono la percezione, piuttosto diffusa nella seconda metà dell’Ottocento, che fosse in atto una «contrazione del mondo» e che si potesse parlare di una sempre maggiore interdipendenza tra le regioni del pianeta, per effetto anzitutto dell’avanzamento tecnico. Proprio questa «rivoluzione dello spazio» è il tema affrontato dalla storica statunitense Emily S. Rosenberg nel libro In un mondo sempre più piccolo. Le correnti transnazionali dal 1870 al 1945 (Torino, Einaudi, 2022, pagine 272, euro 23, traduzione di ...
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