· Città del Vaticano ·

In occasione dell’entrata in vigore per la Santa Sede della Convenzione sul Clima e dell’Accordo di Parigi

Alla Casina Pio IV in Vaticano evento sulla “Cura della nostra casa comune”

 Alla Casina Pio IV in Vaticano evento sulla “Cura della nostra casa comune”  QUO-226
03 ottobre 2022

Entreranno in vigore domani, 4 ottobre, solennità di san Francesco, gli strumenti di accessione depositati dalla Santa Sede, in nome e per conto dello Stato della Città del Vaticano, alla Convenzione-Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (Unfccc ), adottata nel 1992, e all’Accordo di Parigi che fa capo ad essa, adottato nel 2015. Gli strumenti erano stato depositati presso il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.

Per celebrare questo importante momento, la Segreteria di Stato, in collaborazione con la Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, ha ritenuto opportuno organizzare, nel pomeriggio della stessa giornata, da remoto e in presenza alla Casina Pio iv , in Vaticano, dalle 16 alle 17.30, un momento di riflessione sulla “Cura della nostra casa comune”, anche in vista della prossima sessione della Conferenza delle Parti all’ Unfccc , nota come Cop-27, che si svolgerà a Sharm el-Sheik dal 6 al 18 novembre 2022. L’evento sarà aperto dal Segretario di Stato cardinale Pietro Parolin e sarà chiuso dal Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher.

Il 4 ottobre segna anche il primo anniversario dell’evento “Faith and Science: Towards Cop26 ”, svoltosi in Vaticano, al quale hanno partecipato, con Papa Francesco, numerosi leader religiosi e scienziati. In quell’occasione si sono sentite voci differenti e con diverse sensibilità. Ma ciò che si è potuto avvertire chiaramente era una forte convergenza di tutti nell’impegnarsi di fronte all’urgente necessità di avviare un cambiamento di rotta capace di passare dalla “cultura dello scarto” a una “cultura della cura” della casa comune. L’obiettivo del 4 ottobre è di rilanciare questo messaggio di speranza e di coraggio in un periodo storico, come quello attuale, dove sembrano accentuarsi le spinte contro il multilateralismo e il dialogo internazionale.