· Città del Vaticano ·

I saluti ai gruppi
L'appello del Pontefice

Per il popolo ucraino
così crudelmente provato

 Per il popolo ucraino così crudelmente provato  QUO-222
28 settembre 2022

Un nuovo accorato appello per la «martoriata Ucraina» è stato lanciato dal Papa, com’è divenuto consuetudine dall’inizio della guerra, durante i saluti rivolti ai gruppi al termine della catechesi del mercoledì. L’udienza si è conclusa con la preghiera del Pater Noster e la benedizione.

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare i capi d’Istituto dell’Insegnamento Cattolico di Pontoise, con Mons. Stanislas Lalanne. Fratelli e sorelle, chiediamo la grazia di vivere una relazione di amicizia con il Signore, la grazia di vedere Gesù come il nostro Amico più grande e fedele, che ci accompagna anche nei momenti difficili della nostra vita.

Dio vi benedica!

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente a quelli provenienti da Danimarca, Ghana, Filippine, Canada e Stati Uniti d’America. Rivolgo un saluto cordiale ai numerosi gruppi di giovani studenti, e in particolare ai candidati al diaconato del Pontificio Collegio Americano del Nord, insieme con le loro famiglie. Su tutti voi invoco la gioia e la pace di Cristo nostro Signore. Dio vi benedica!

Saluto cordialmente i fratelli e le sorelle di lingua tedesca, in particolare i tanti scolari con i loro insegnanti oggi qui presenti. Chiediamo la grazia di vivere l’amicizia con il Signore che ci ricolma di quella gioia profonda che tutti cerchiamo. Egli non ci abbandona mai: con lui non siamo mai soli.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Pidamos a Jesús que nos enseñe a orar con sencillez y familiaridad, como un amigo habla con otro amigo. Él es el Amigo fiel que nunca falla, que siempre sale a nuestro encuentro. Aun cuando nosotros nos alejamos de Él, Él siempre permanece. Que Dios los bendiga y la Virgen santa los cuide. Muchas gracias.

Saluto i pellegrini di lingua portoghese, in particolare i gruppi brasiliani di Jataizinho e Sorocaba, il «Centro de Apoio e Reabilitação para Pessoas com Deficiência» della Santa Casa da Misericórdia de Vila do Conde, sito a Touguinha e qui rappresentato soprattutto dai più giovani, venuti a ringraziare Dio per lo scampato pericolo del Covid. Cari amici, guardate sempre avanti e non lasciate che il passato condizioni la vostra vita. Lavorate per ottenere le cose che desiderate. Insieme a voi e ai vostri cari, chiedo alla Beata Vergine Maria che si prenda cura di tutti voi e vi protegga. Dio vi benedica!

Saluto i fedeli di lingua araba. Viviamo una relazione di amicizia con il Signore, perché Egli è il nostro Amico più grande e fedele, che non ricatta, soprattutto che non ci abbandona mai, anche quando noi ci allontaniamo da Lui. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏!

Saluto cordialmente i polacchi. In particolare i dirigenti, i funzionari e i cappellani del Servizio Penitenziario, venuti a Roma per ringraziare di aver ottenuto san Paolo come loro patrono. Fra qualche giorno inizia il mese di ottobre, tradizionalmente dedicato alla Madonna del Rosario. Recitando questa preghiera nelle comunità e nelle famiglie affidate a Maria le vostre preoccupazioni e i bisogni del mondo, soprattutto la questione della pace. Dio vi benedica!

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i fedeli di Parete e di Battipaglia, auspicando che, con l’impegno di tutti, cresca il fervore religioso delle rispettive comunità parrocchiali. E poi un pensiero alla martoriata Ucraina, che sta soffrendo tanto, quel povero popolo così crudelmente provato. Questa mattina ho potuto parlare con il cardinale Krajewski che era di rientro dall’Ucraina e mi ha raccontato cose terribili. Pensiamo all’Ucraina e preghiamo per questo popolo martoriato.

Il mio pensiero va infine, come di consueto, ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. La festa degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, che celebreremo domani, susciti in ciascuno una sincera adesione ai disegni divini. Sappiate riconoscere e seguire la voce del Maestro interiore, che parla nel segreto della coscienza. Anche preghiamo per il corpo della Gendarmeria vaticana che ha san Michele Arcangelo come patrono e lo festeggia dopo domani. Che loro seguano sempre l’esempio del santo Arcangelo e il Signore li benedica per tutto il bene che fanno.

A tutti la mia benedizione.