· Città del Vaticano ·

Il film

La città dei ragazzi

 La città dei ragazzi  QUO-221
27 settembre 2022
Non c’è nel mondo un ragazzo veramente cattivo, e se è nato “storto” esisterà sempre un metodo — legittimo, edificante e salutare — atto a “raddrizzarlo”. È questa la filosofia di vita che ispira il racconto di Dore Schary ed Eleanore Griffin dal quale è stato tratto il celebre film La città dei ragazzi (1938) il cui protagonista è padre Flanagan, magistralmente interpretato da Spencer Tracy (che vinse l’Oscar). Il religioso dirige una comunità che accoglie giovani sbandati, i quali vivono di espedienti e che spesso finiscono con il fare i conti con legge. Alcuni di loro, pur in verde età, hanno già conosciuto l’esperienza del carcere. Non è facile il compito, o meglio la missione, che si è assunto padre Flanagan, ovvero riscattare questo manipolo di ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati