Documentari e reportages

20 settembre 2022
È possibile, in appena dieci minuti, testimoniare con forza il dramma dei bambini costretti al carcere solo perché figli di madri detenute? C’è riuscita Elisabetta Pandimiglio, quando, nel 2009, realizzò un lavoro tanto breve quanto emozionante dal titolo Mille giorni di Vito. Non c’erano dialoghi, nel film, solo musica e una didascalia finale: «In Italia c’è chi è condannato al carcere senza avere mai commesso reati: i figli delle detenute. Compiuti tre anni vengono liberati; rientreranno in carcere ogni settimana per visitare le madri ancora recluse». Prima di queste parole dolorose, ci sono immagini in bianco e nero e a colori mirabilmente montate tra loro, alternate di continuo. Raccontano le emozioni di un bambino che ha conosciuto il carcere e sta andando a fare visita a sua ...
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