
02 settembre 2022
Immaginare una conversazione tra un baby boomer (un adulto) e un giovane millennial o della gen Z è piuttosto facile. Inizia con “alla tua età io…” e finisce con un sospiro e un sorriso un po’ malinconico che celano l’ansia per un futuro incerto e il senso di fallimento che troppo spesso accompagnano i ventenni e trentenni di oggi.
Certo, si guarda al futuro con la speranza tipica di quell’età carica di sogni, ma dopotutto non si sa bene cosa si sta guardando. Le prospettive sono fumose, i percorsi tortuosi mentre le cause di angoscia aumentano: crisi economiche, sanitarie, sociali, ambientali. Insomma, un mondo traballante. Il mito del “posto fisso” è crollato da diversi anni e oggi accedere al mondo del lavoro con contratti stabili è un’impresa non accattivante: richiede una formazione ben superiore ...
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