Tra le donne di cui parliamo, abbiamo scelto per la copertina Txai Suruí, la più giovane, perché la sua lotta per la salvaguardia dell’Amazzonia getta un ponte tra passato e futuro dell’attivismo ambientale femminile: raccoglie il testimone della tante eroine, e a volte martiri, della terra e nello stesso tempo mostra lungimiranza nell’individuare nuove e ulteriori forme di contrasto alla crisi ambientale che l’insipienza dell’uomo rischia di aggravare.
Nella lingua madre di Txai le persone si auto-identificano con il termine Paiter che significa "il nostro popolo", "noi stessi". Può ben diventare una auto-identificazione universale, perché la questione della salvaguardia della foresta amazzonica interpella il mondo intero, non è problema “casalingo” di un gruppo etnico di un migliaio di persone. Riguarda noi stessi.
A farla travalicare dai confini della sua tribù, fu proprio il padre di Txai, il gran capo Almir, primo amerindio suruì che ha potuto frequentare l’università, biologia, dove ha scoperto internet e l'importanza del Web per trasmettere la voce del suo popolo e dei popoli dell'Amazzonia. (Foto da Wikimedia Commons: Author Ana Pessoa/Midia Ninja/CopCollab25)
DONNE CHIESA MONDO
03 settembre 2022