· Città del Vaticano ·

Gli indirizzi di saluto del cardinale arcivescovo Petrocchi al Pontefice

Un grazie più alto
delle nostre montagne

 Un grazie più alto delle nostre montagne  QUO-196
29 agosto 2022

Il cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo de L’Aquila, ha dato il benvenuto a Papa Francesco all’inizio dell’incontro in piazza Duomo.

Carissimo Papa Francesco, L’Aquila la accoglie con gioia immensa. La comunità ecclesiale e sociale la ringrazia per il dono straordinario che oggi ci fa. Nel successore di Pietro è il Signore che viene a farci visita. La scelta di rendersi “vicino”, raggiungendoci nei luoghi che abitiamo, ci onora e ci commuove: conferma, inoltre, la certezza di avere un posto speciale nel suo cuore di padre.

L’assemblea che incontra è composta da una molteplicità di soggetti “rappresentativi”: davanti a lei sono i parenti delle vittime del devastante terremoto che ha colpito il nostro territorio il 6 aprile 2009, provocando immani distruzioni e numerosi morti.

Si è unita una delegazione del mondo carcerario abruzzese, composta da figure istituzionali e detenuti.

Ci sono anche membri di varie associazioni caritative, come pure appartenenti alle aggregazioni laicali. Può vedere i giovani scouts dell’Agesci e, accanto a loro, esponenti della congregazione della “Salus populi aquilani”. Si sono aggiunti anche referenti di molte parrocchie della diocesi.

A nome di tutta la Chiesa aquilana intendevo rivolgerle un “grazie” alto come le nostre montagne, ma mi è sembrato poco, perché vorrei che superasse le vette abruzzesi e arrivasse fino al cielo.

Con questo “grazie” filiale desideriamo avvolgere e custodire ciò che lei ci dirà, come pure i gesti che porrà in questa giornata benedetta. Vorremmo poi accompagnare, con stile mariano, il ministero petrino che lei, con passione evangelica, svolge a favore della Chiesa universale e dell’intera umanità. Arde nel nostro cuore la speranza che, attraverso il suo magistero e gli interventi pastorali che lei promuove, la grazia della Perdonanza diventi fermento di riconciliazione e di unità in tutto il mondo.

Le assicuriamo la volontà di pensare e di agire in piena sintonia con lei, per contribuire allo sviluppo della Chiesa-comunione e alla edificazione di una società più degna dell’uomo.

Sono presenti, in questa piazza, il presidente della Regione, Marco Marsilio; il prefetto, Cinzia Teresa Torraco; e il sindaco Pierluigi Biondi. Il loro “essere qui” attesta che, nella organizzazione di questo evento storico, si è registrata una piena e sinergica intesa tra organismi pubblici e centri diocesani.

Facendomi voce del saluto festoso di tutto il popolo aquilano, le rivolgo con devozione e affetto grande, il “benvenuto tra noi, Papa Francesco”!