
08 agosto 2022
È un romanzo che non è un romanzo — o almeno, non nel senso stretto del termine — L’uomo con le radici in cielo (Milano, Sem libri, 2022, pagine 302, euro 18) di Alessandro Scafi. E non è né un memoir, né un diario. È come se l’autore svicolasse da un’unica scatola letteraria per guardare ben oltre ai fatti narrati e preferisse, piuttosto, innalzarne la materia; far sì che il romanzo non sia una semplice storia di malattia e di cura, ma ben altro. Scafi, forte di una grande cultura personale (studioso prima che scrittore, insegnante di Storia della Cultura nel Medioevo e nel Rinascimento al Warburg Institute di Londra, nonché esperto di cartografia dell’Eden) eleva i fatti di una storia personalissima — la sua malattia improvvisa, la scoperta di un tumore al cervello e i mesi di ...
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