Recuperare

07 luglio 2022
«Tutto quello che gli abitanti di Mariupol hanno vissuto durante i bombardamenti della città da parte dell’esercito russo, è stato un insulto alla loro dignità, e il primo gesto di misericordia verso le persone che sono riuscite a scappare deve essere mirato a ridargli questa dignità, non soltanto assicurandoli alloggio, cibo, medicine ecc., ma anche offrendogli il supporto spirituale e psicologico, e dandogli la possibilità di guadagnare».
Lo afferma durante l’intervista a Vatican News don Rostyslav Sprynyuk, sacerdote greco-cattolico, che ha vissuto quegli eventi in prima persona: dal 2010 svolgeva il suo servizio a Mariupol, dove guidava anche la Caritas locale, ma il 16 marzo scorso è dovuto scappare con la sua famiglia.
Il sacerdote si è trasferito a Zaporizha dove ...
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