Il mistero
e il senso dell’Incarnazione

Ogni vangelo, in quanto narrazione delle parole e dei gesti compiuti da Gesù e, soprattutto, in quanto riflessione teologica in forma narrativa sulla sua identità e su quella del discepolo credente (cf Lc 1, 1-4) possiede una sua prospettiva propria, prospettiva che si riflette, in diversi modi, nella sua organizzazione letteraria. Questo principio, variamente condiviso dagli studiosi, vale anche per il primo vangelo, testo che occupa un posto particolare tra gli scritti del Nuovo Testamento anche in ragione della sua influenza sulla prassi, sulla spiritualità e sulla teologia della Chiesa. Basti ricordare il ruolo chiave giocato da testi quali le beatitudini (Mt 5, 3-12), il conferimento del primato petrino (Mt 16, 13-20), l’istruzione sul battesimo «nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo» ...