
28 giugno 2022
Il protagonista c’è ma non si vede. È una presenza difficile da definire, ma oggettiva, costante, presente (come già sosteneva Aurelio Agostino, molti secoli fa). Un interlocutore muto. «I dubbi sono come ombrelloni messi di seguito sulla spiaggia — si legge all’inizio del capitolo intitolato Francesca — Li devi vedere dall’alto. Non ombrelloni, ma paracadute sistemati in fila: ricordano la minuteria di un esercito quando si apre perfettamente per l’atterraggio, qualcosa di pratico che serve ad atterrare in sicurezza per adagiarsi proprio lì, a trastullarsi con problemi panacea, nulla a che vedere con l’inquietudine».
Per metterla a tacere, l’inquietudine (o almeno provarci) serve una guerra in corso travestita da festa, da innocua voglia di passare del tempo insieme, tra vecchi amici, in mezzo a ...
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