Il principe Myškin

25 giugno 2022
La straordinaria opera letteraria di Fëdor Michajlovič Dostoevskij si svolge sotto un codice estetico originale, che mira alla verità delle cose, quasi in una lunga confessione (auto)biografica del proprio tempo, in cui le contraddizioni di quella modernità che si voleva atea emergevano ormai con violenza. Dando luogo ad un’estetica «ottenebrata» dal «sacrilegio e dall’anarchia». Avvertendo lo spaesamento dell’animo slavo davanti all’autodistruzione della civiltà latina, invitava la Russia a non lasciarsi fagocitare dal mantra occidentale del progresso, epitomato nella stessa costruzione di San Pietroburgo, «la città più astratta e premeditata del globo terrestre», come ricorda Roberto Valle nel recente Lo spleen di Pietroburgo. Dostoevskij e la doppia ...
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